E’ una situazione in cui i livelli di fosforo nel sangue sono alti. L’iperfosfatemia può essere causata da: una minore eliminazione di fosforo da parte dei reni, uno spostamento del fosforo dai liquidi intracellulari a quelli extracellulari così grande da superare la capacità dei reni di trattenere il fosforo. L’iperfosfatemia si può manifestare anche a causa dell’eccessiva somministrazione orale di fosforo (troppi integratori contenenti fosforo) e, occasionalmente, dell’uso esagerato di clisteri contenenti fosforo (tipo clisteri a base di sodio fosfato). I livelli di calcio e fosforo sono in relazione, quando uno dei due si alza l’altro si abbassa. Perciò in caso di iperfosfatemia si può avere ipocalcemia. La gran parte dei pazienti con iperfosfatemia non ha sintomi. I segni e i sintomi della iperfosfatemia acuta sono di solito dovuti alla ipocalcemia.

Quando i livelli del fosforo aumentano, il fosforo si lega al calcio formando il fosfato di calcio che è un composto insolubile. Nei pazienti con malattia renale cronica, l’iperfosfatemia può portare a precipitazione di calcio nei tessuti molli (es. cuore, polmoni, reni, sotto la cute). I noduli duri sotto la cute si percepiscono al tatto. Nei casi di errore dietetico o un uso eccessivo di clisteri al fosforo, la terapia consiste nel ridurre l’introito e eliminare l’uso dei clisteri al fosforo.