In tale periodo è opportuno riservare particolare attenzione
alle abitudini di vita, in modo da porre l’organismo nelle
condizioni migliori per portare avanti la gravidanza, ed
eseguire regolari controlli specialistici al fine di monitorare
lo stato di salute proprio e del nascituro.
Per affrontare con maggior serenità e sicurezza parto e
puerperio è molto utile partecipare ai corsi di preparazione
organizzati all’interno dei punti nascita.
L’alimentazione, anche in gravidanza, deve essere quanto più possibile varia per trasmettere al bambino, attraverso il filtro della placenta, tutte le componenti e i principi nutritivi necessari allo sviluppo. Un buono stato nutrizionale della madre, prima del concepimento e una corretta alimentazione, sia prima sia durante tutto il periodo gestazionale sono, infatti, essenziali.
È consigliata l’astensione da qualsiasi bevanda alcolica e dal fumo per gli effetti dannosi che si possono avere sul nascituro. È raccomandato limitare il consumo giornaliero di caffeina.
Durante la gravidanza è possibile fare attività fisica, ad eccezione degli sport estremi e delle attività che possono provocare un trauma anche lieve per la gestante e per il bambino. Sono sufficienti pochi accorgimenti per praticare in sicurezza e serenità l’attività fisica durante la gravidanza, ottenendo il massimo beneficio. Anche l’attività sessuale fa bene.
Sarebbe meglio non ricorrere a farmaci, specialmente nelle fasi iniziali della gravidanza, ma se è necessario assumerli per una patologia materna rilevante deve essere sempre un Medico a prescriverli. La stessa attenzione va riservata anche ai fitoterapici.
Il periodo successivo al parto rappresenta un momento estremamente delicato, caratterizzato da emozioni spesso contrastanti e non facili da gestire. La nascita del bambino rappresenta per ogni donna un cambiamento profondo dovuto alla creazione di una nuova identità, quella di madre: si tratta di un’esperienza emotivamente intensa, fisicamente faticosa (per lo sconvolgimento delle proprie consuetudini, frequentemente associato a disturbi del sonno), spesso ambivalente, in cui la mamma, oltre ad affrontare i cambiamenti fisici (non infrequente la nostalgia per il pancione), deve adeguarsi al nuovo ruolo, conciliandolo con quello di donna. Questo passaggio sviluppa pensieri, ansie, paure, emozioni spesso destabilizzanti, che richiedono un ascolto e un supporto pratico, psicologico ed emotivo adeguato da parte del partner e dei familiari.
Maternity blues: è una sindrome transitoria benigna molto comune che si presenta nel 50-70%, così chiamata per lo stato di malinconia che la accompagna e che si caratterizza per la comparsa di crisi di pianto senza motivo, irritabilità, inquietudine e ansia; tali manifestazioni tendono a scomparire spontaneamente nell’arco di una decina giorni senza alcuna compromissione della capacità materna di funzionamento. Da distinguere dalla depressione postpartum che si caratterizza per un quadro clinico più grave e persistente nel tempo, tale da richiedere un intervento di supporto psicologico/psichiatrico.
Il latte materno è l’alimento ideale per il neonato, poiché fornisce tutti gli elementi nutritivi necessari, suddivisi nelle giuste proporzioni ed è insostituibile per le sue proprietà immunitarie e gli effetti protettivi contro alcune malattie comuni nell’infanzia (otiti, gastroenteriti, infezioni respiratorie e urinarie, allergie respiratorie).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, riconoscendo la superiorità del latte materno per la sua formula unica e inimitabile, mutevole nel tempo a seconda delle fasi di crescita ed i vantaggi che ne derivano al bambino e alla madre stessa, raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita. Dopo questo periodo, che coincide con l’inizio della fase di svezzamento, sarebbe opportuno passare a un allattamento misto, alternando alla poppata le prime pappe. Non vi sono tuttavia controindicazioni ad allattare, in modo non esclusivo, anche dopo l’anno.
L’alimentazione, anche in gravidanza, deve essere quanto più possibile varia per trasmettere al bambino, attraverso il filtro della placenta, tutte le componenti e i principi nutritivi necessari allo sviluppo. Un buono stato nutrizionale della madre, prima del concepimento e una corretta alimentazione, sia prima sia durante tutto il periodo gestazionale sono, infatti, essenziali.
È consigliata l’astensione da qualsiasi bevanda alcolica e dal fumo per gli effetti dannosi che si possono avere sul nascituro. È raccomandato limitare il consumo giornaliero di caffeina.
Durante la gravidanza è possibile fare attività fisica, ad eccezione degli sport estremi e delle attività che possono provocare un trauma anche lieve per la gestante e per il bambino. Sono sufficienti pochi accorgimenti per praticare in sicurezza e serenità l’attività fisica durante la gravidanza,
ottenendo il massimo beneficio. Anche l’attività sessuale fa bene.
Sarebbe meglio non ricorrere a farmaci, specialmente nelle fasi iniziali della gravidanza, ma se è necessario assumerli per una patologia materna rilevante deve essere sempre un Medico a prescriverli. La stessa attenzione va riservata anche ai fitoterapici.
Il periodo successivo al parto rappresenta un momento estremamente delicato, caratterizzato da emozioni spesso contrastanti e non facili da gestire. La nascita del bambino rappresenta per ogni donna un cambiamento profondo dovuto alla creazione di una nuova identità, quella di madre: si tratta di un’esperienza emotivamente intensa, fisicamente faticosa (per lo sconvolgimento delle proprie consuetudini, frequentemente associato a disturbi del sonno), spesso ambivalente, in cui la mamma, oltre ad affrontare i cambiamenti fisici (non infrequente la nostalgia per il pancione), deve adeguarsi al nuovo ruolo, conciliandolo
con quello di donna. Questo passaggio sviluppa pensieri, ansie, paure, emozioni spesso destabilizzanti, che richiedono un ascolto e un supporto pratico, psicologico ed emotivo adeguato da parte del partner e dei familiari.
Maternity blues: è una sindrome transitoria benigna molto comune che si presenta nel 50-70%, così chiamata per lo stato di malinconia che la accompagna e che si caratterizza per la comparsa di crisi di pianto senza motivo, irritabilità, inquietudine e ansia; tali manifestazioni tendono a scomparire spontaneamente nell’arco di una decina giorni senza alcuna compromissione della capacità materna di funzionamento. Da distinguere dalla depressione postpartum che si caratterizza per un quadro clinico pi grave e persistente nel tempo, tale da richiedere un intervento di supporto psicologico/psichiatrico.
Il latte materno è l’alimento ideale per il neonato, poiché fornisce tutti gli elementi nutritivi necessari, suddivisi nelle giuste proporzioni ed è insostituibile per le sue proprietà immunitarie e gli effetti protettivi contro alcune malattie comuni nell’infanzia (otiti, gastroenteriti, infezioni respiratorie e urinarie, allergie respiratorie).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, riconoscendo la superiorità del latte materno per la sua formula unica e inimitabile, mutevole nel tempo a seconda delle fasi di crescita ed i vantaggi che ne derivano al bambino e alla madre stessa, raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita. Dopo questo periodo, che coincide con l’inizio della fase di svezzamento, sarebbe opportuno passare a un allattamento misto, alternando alla poppata le prime pappe. Non vi sono tuttavia controindicazioni ad allattare, in modo non esclusivo, anche dopo l’anno.
Promuoviamo la salute e il benessere femminile permettendo ad ogni donna di essere sempre più consapevole dei percorsi da intraprendere e fare prevenzione nelle varie fasi della sua vita che possono essere caratterizzate da diversi bisogni di salute
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