Come prevenire le infezioni respiratorie nel bambino
Se si ha un figlio di età minore di 5-6 anni che si ammala spesso, bisogna essere consapevoli che in genere il bambino non ha una malattia del sistema immunitario e che il suo è un problema quasi “fisiologico”. Sarà comunque il Pediatra a definire la diagnosi di infezioni respiratorie ricorrenti del bambino.
Nel bambino sussistono infatti alcune condizioni che facilitano l’ammalarsi di frequente come soggiornare in ambienti molto affollati e poco arieggiati, soffrire di asma, di allergia o di altre malattie respiratorie croniche e il fumo di sigaretta passivo. Nel bambino sotto i 5 anni di età ammalarsi spesso è un problema legato all’immaturità del sistema immunitario. Le difese del bambino nei confronti delle infezioni da virus e batteri non sono completamente sviluppate alla nascita. È per questa immaturità “fisiologica” che i bambini piccoli si ammalano molto più di frequente rispetto ai bambini più grandi, agli adolescenti e agli adulti.
Un bambino appena inserito alla scuola materna che si ammala di frequente è raro che abbia un disturbo del sistema immunitario; è più probabile che si tratti di un bimbo del tutto “normale” che fatica ad affrontare i primi contatti con gli agenti infettivi che gli vengono trasmessi dai suoi coetanei.
Il suo sistema immunitario è in difficoltà a rispondere agli agenti infettivi in maniera equilibrata ed efficace ma ha tutte le carte in regola per poter funzionare perfettamente quando si sarà sviluppato completamente. Il bambino può ammalarsi più spesso anche perché ha un fratello più grande che frequenta l’asilo nido o la scuola materna, vive in un’abitazione piccola con tante persone, i genitori fumano o perché è allergico o ha fattori costituzionali che lo predispongono alle infezioni.
In una condizione di questo genere sarebbe controproducente stimolare il sistema immunitario con sostanze aggressive mentre è più vantaggioso supportare il bambino con sostanze che aiutano il sistema immunitario a lavorare meglio senza stimolarlo in eccesso e senza alterarne il funzionamento. Talvolta, se il bambino frequenta una comunità infantile e se gli impegni dei genitori lo permettono, potrebbe essere sufficiente ritirare il bambino dalla comunità stessa per risolvere, almeno temporaneamente, il problema. Se si è impossibilitati a tenere a casa il bambino, o se è un fratello più grande che porta virus e batteri in casa, allora si può tentare di intervenire sul sistema immunitario cercando di renderlo più efficiente nel difendere i bambini dagli agenti patogeni. Nel caso del bambino più grande – che non soffra di deficit immunitari – sarà innanzitutto opportuno eliminare o ridurre l’impatto delle condizioni favorenti di cui si è parlato in precedenza e supportare il sistema immunitario in maniera non aggressiva. Giova anche molto non fare vita sedentaria e svolgere esercizio fisico regolare, nel bambino è utile il gioco libero all’aperto in tutte le stagioni. Per trattare il fenomeno delle infezioni delle vie respiratorie nel bambino non esistono in commercio farmaci efficaci e completamente sicuri.
Esistono invece piante medicinali utilizzate da secoli che possono essere di valido aiuto, per la loro azione molto delicata e nello stesso tempo sufficientemente efficace. Usate regolarmente nel periodo invernale riescono a limitare il numero d’infezioni delle vie aeree nei bambini e accorciarne il tempo di guarigione, permettendo di affrontare con maggior serenità il lungo periodo invernale.
Piante e sostanze naturali per la prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti dei bambini
L’Echinacea può essere utili per supportare l’organismo in caso d’infezioni respiratorie ricorrenti nel bambino.
Infatti, studi hanno
dimostrato che fa aumentare il numero delle cellule che ci difendono nei confronti delle aggressioni di virus e batteri e fa produrre alle cellule del sistema immunitario delle sostanze che aiutano l’organismo a debellare gli agenti infettanti.
Anche il Sambuco può essere utile in quanto contiene un gruppo di sostanze, i flavonoidi, che riescono a limitare l’azione dei virus impedendogli di legarsi alle cellule dell’organismo e quindi di esplicare la loro capacità lesiva. Queste piante o combinazioni di loro prodotti possono essere assunti per cicli di 20 giorni consecutivi intervallati da una pausa di due settimane, in genere a partire dall’inizio dell’autunno ma si può iniziare l’assunzione in qualunque momento dell’inverno se ne crea la necessità.
Infine l’acerola, naturalmente ricca di Vitamina C e di numerose altre sostanze come i polifenoli e il ß-carotene che ne potenziano l’azione complessiva, ha azione di sostegno e ricostituente per il nostro organismo. In combinazione con il Sambuco, garantisce un supporto fisiologico nei casi di malessere come durante l’influenza, in quanto facilita i meccanismi fisiologici di risposta ai disagi tipici della stagione invernale, garantendo una pronta azione al bisogno.